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Veicoli industriali e trainati, Anfia: segno meno per il progressivo 2019

Da In News Il 2019-12-18




Il comparto dei veicoli industriali e trainati si appresta a chiudere il 2019 con un segno negativo. A novembre leggera flessione per la domanda di autocarri mentre i veicoli trainati rimangono sui livelli di un anno fa e gli autobus accusano un pesante ribasso. Lo rivelano le stime di Anfia.

Autocarri, rimorchi e semirimorchi

Rilasciati 1.794 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-9,3% rispetto a novembre 2019) e 1.143 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (+0,3%), suddivisi in 100 rimorchi (+4,2%) e 1.043 semirimorchi (-0,1%). Entrambi i comparti confermano un trend negativo nei primi undici mesi del 2019: 21.654 libretti di circolazione di nuovi autocarri, il 7,1% in meno del periodo gennaio novembre 2018, e 13.447 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-7,2% rispetto a gennaio-novembre 2018), così ripartiti: 1.277 rimorchi (-5,8%) e 12.170 semirimorchi (-7,2%).

Secondo il Report 2019 di ACEA sul parco circolante in Europa dal 2014 al 2018, l’età media degli autocarri nell’Unione Europea è di 12,4 anni ed è aumentata rispetto al 2013, quand’era di 11,7 anni. Tra i cinque major market, la Spagna ha la flotta con l’anzianità maggiore (14,4 anni), seguita subito dopo dall’Italia (14 anni).

Per il 2020 auspichiamo – spiega in una nota Anfia – che, grazie alle nuove risorse stanziate per il rinnovoper parco veicoli industriali e trainati, il trend possa essere invertito. […] Per il nuovo anno ormai alle porte, infatti, il DL fiscale, approvato in via definitiva, prevede quasi 13 miliardi di Euro per il rinnovo del parco veicoli industriali, sia a carburanti alternativi che diesel euro VI. La Legge di Bilancio 2020, inoltre, prevede ulteriori risorse per il rinnovo del parco trasporto merci in conto terzi per gli anni 2020-2022. Entrambe le misure saranno perfettamente in linea con il Green New Dealannunciato dal Governo solo se attuate favorendo gli investimenti delle imprese diautotrasporto nelle trazioni alternative e per le combinazioni intermodali”.

Autobus

Il mercato degli autobus con ptt superiore a 3.500 kg registra 238 nuove unità, riportando un decremento del 31,8%. Nel mese, crescono a doppia cifra i minibus (+31,6%) e gli scuolabus (+20%), mentre registrano un calo gli altri comparti: -53,7% per gli autobus adibiti al TPL e -3,4% per gli autobus e midibus turistici. Nei primi undici mesi del 2019, sono stati rilasciati 3.969 libretti di autobus contro i 4.284 di gennaio-novembre 2018, con un calo tendenziale del 7,4%. Mantengono segno positivo i minibus (+1,1%) e gli scuolabus (+8,6%), mentre chiudono in flessione rispetto ai primi undici mesi del 2018 gli autobus adibiti al TPL (-14,9%) e gli autobus e midibus turistici (-1,3%).

Il Report 2019 di ACEA analizza da vicino anche il comparto degli autobus. Lo svecchiamento del paco circolante rimane anche qui un obiettivo ancora da centrare. Secondo il report l’età media dei mezzi in UE è di 11,4 anni: gli autobus con la maggiore anzianità si trovano in Grecia (20,4 anni) e i mezzi con l’anzianità minore in Austria (5,4 anni), mentre in Italia l’età media è di 12,5 anni.

“Il segno positivo del mercato degli scuolabus – aggiungono da Anfia – sarebbe certamente proseguito a ritmi importanti se il DL Clima, che ha stanziato 20 milioni di Euro per il 2020/2021, non prevedesse solo la possibilità di acquistare veicoli ibridi ed elettrici, oggi non presenti sul mercato. Il rischio è che questi fondi possano essere utilizzati esclusivamente per il revamping di vecchi veicoli, a discapito di un necessario rinnovo del parco e di possibili investimenti utili per la sicurezza, la salvaguardia ambientale e la salute degli studenti. Anche per il comparto degli autobus, le flessioni di mercato contribuiscono a peggiorare i ritmi di rinnovo del vetusto parco circolante italiano, la cui età media è superiore alla media europea”.

“L’auspicio, per il nuovo anno – concludono – è che venga finalmente attuato il piano strategico della mobilità sostenibile, necessario per la definizione degli investimenti sostenibili delle aziende di TPL”.



Sorgente notizia: http://www.trasporti-italia.com Vai al post originale


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