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Logistic Performance Index 2023: la parola a Betty Schiavoni, Alsea

Da In News Il 2023-06-14


Il Logistic Performance Index 2023 fornisce una misura della capacità di 139 Paesi nel mondo di movimentare merci con velocità e affidabilità e di quantificare la competitività della logistica a livello internazionale. L’Italia resta ferma al 19° posto: tra gli attori del settore interpellati, Betty Schiavoni, Presidente di Alsea, commenta qui di seguito la performance del nostro Paese.

Le ragioni dello stallo italiano

“Questi anni sono stati caratterizzati da shock epocali a cui non eravamo abituati da decenni. La pandemia, con i suoi riflessi sulle catene del valore, ha generato una disruption che ha messo in difficoltà l’intero sistema logistico mondiale tanto che le imprese produttrici stanno ripensando i propri modelli – dichiara Betty Schiavoni, Presidente di Alsea, analizzando i motivi dello “stallo” logistico Italiano. A ciò si è aggiunta la guerra russo-ucraina i cui effetti si sentono prevalentemente in Europa. In questo contesto il nostro Paese ha comunque mantenuto la posizione che ricopriva nel 2018. Abbiamo ampi margini di miglioramento: qui potranno sicuramente aiutare le riforme previste anche dal PNRR a partire dal SUDOCO, sempre annunciato e ancora non operativo, per arrivare alle ulteriori innovazioni quali il pre clearing e il pieno utilizzo dei corridoi doganali per la via mare e la sua implementazione per la via aerea. A livello infrastrutturale l’Italia ha un piano di sviluppo, soprattutto per la parte ferroviaria, davvero poderoso: terzo valico e le opere connesse, Torino Lione, ultimo miglio ferroviario, solo per citare le più rilevanti per il trasporto merci. Ovviamente queste opere devono arrivare presto e ci potranno consentire un balzo in avanti nella classifica del Logistic Performance Index”, aggiunge Schiavoni.

Ci vuole sinergia

“Dovremmo poi superare il campanilismo sempre attuale in Italia per cui ogni territorio vuole il suo porto, il suo aeroporto e una o più fermate dell’alta velocità – afferma la Presidente di Alsea. Nella logistica e nei trasporti vince chi riesce a creare masse critiche importanti. Si fa fatica a superare i localismi, peraltro comprensibili, di un territorio così variegato come è l’Italia. Occorre poi una collaborazione pubblico privato che a volte riusciamo a fare molto bene, altre volte un poco meno. Non parlo di tavoli di lavoro, di cui forse si abusa, ma di un reale dialogo e confronto con piani di lavoro da realizzare in tempi certi. Ritengo che i risultati dell’Italia non vadano letti in maniera negativa. Sappiamo fare trasporti e logistica e questo ci viene riconosciuto e l’indice lo conferma. Abbiamo delle difficoltà che un po’ ci creiamo noi mentre altre sono strutturali. Dobbiamo cogliere l’opportunità del PNRR; se lo sapremo fare potremo migliorare anche la nostra posizione in classifica”, conclude Schiavoni.

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