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Pacchetto Ue autotrasporto: ecco le proposte di modifica di Anita e Unatras

Da In News Il 2017-07-07


Le associazioni Anita e Unatras, dopo il recente incontro sul Pacchetto autotrasporto Ue che si è svolto presso il ministro dei Trasporti, hanno formulato alcune osservazioni e proposte di modifiche presentate in audizione all’8a Commissione lavori pubblici del Senato.
Anita, dopo aver espresso apprezzamento per le finalità generali del documento che mirano a creare una sana ed equa concorrenza tra gli operatori europei, ha evidenziato criticità su alcuni aspetti che potrebbero avere un impatto negativo sull’autotrasporto italiano “che ancora oggi continua a subire il dumping sociale dei vettori dell’est Europa e assiste a pratiche borderline nell’utilizzo di autisti distaccati o somministrati”.

“Il pacchetto sembra andare verso un’inaccettabile ulteriore liberalizzazione ad esclusivo vantaggio dei vettori dei Paesi dell’Est – ha spiegato l’associazione – principali causa del declino dell’autotrasporto della UE15, come nel caso del cabotaggio“.
La principale critica riguarda il fatto che, secondo Anita, alcuni aspetti del regolamento vengono lasciati alla regolazione dei singoli Paesi. L’associazione poi formula una serie di proposte di modifica: rispetto all’idoneità finanziaria “andrebbe stabilito un importo fisso, uguale in tutti i Paesi, per evitare situazioni di non uniformità.

Il cabotaggio rappresenta un nodo importante: “La riduzione del numero dei giorni da 7 a 5 rappresenta una liberalizzazione di fatto del mercato domestico che a nostro parere il nostro Paese non può permettersi”, Anita ritiene che “basterebbe consentire 1 solo viaggio di cabotaggio consecutivo a un trasporto internazionale e, quindi, la norma andrebbe rivista in tal senso. Qualora non fosse questa la scelta dell’Italia, si propone di lasciare immutato l’attuale testo in vigore o, in subordine di ridurre a 3 il numero delle giornate nelle quali è possibile effettuare operazioni di cabotaggio”.

L’associazione è poi contraria all’apertura della possibilità di locazione di veicoli nel trasporto in conto proprio eseguito con veicoli oltre 6 ton e all’introduzione della nozione di “trasporto non commerciale” che comporta l’esonero per l’autista della registrazione dei propri tempi di guida e riposo. Anita inoltre ritiene che il controllo sull’orario di lavoro dei conducenti non possa essere eseguito durante un controllo su strada; per quanto riguarda la disciplina del distacco estesa ai trasporti internazionali, quando si superano nell’arco di un mese tre giorni di permanenza in un altro Stato, “si ritiene tale previsione difficilmente controllabile”.

Sui pedaggi con internalizzazione dei costi, “si propone l’estensione a tutte le modalità di trasporto ed anche per le vetture”.
Il coordinamento Unatras ha presentato un documento analogo con diverse proposte di modifica delle direttive. In materia di tassazione dei veicoli pesanti per l’utilizzo delle infrastrutture con il principio “chi più inquina più paga”, potrebbe condurre al dirottamento del traffico su infrastrutture meno sicure e meno fruibili, secondo l’associazione.

Sui tempi di guida e riposo Unatras evidenzia alcune criticità: la creazione di una terza categoria di trasporto “non commerciale” potrebbe porre problemi in termini di sicurezza stradale e sociale e la modifica rispetto alla diversa articolazione dei riposi settimanali appare penalizzante.
In tema di distacco dei conducenti, il coordinamento esprime contrarietà anche rispetto alla proposta di prevedere che i controlli sulla corretta applicazione dei tempi di guida siano estesi anche alla verifica della corretta applicazione dei tempi di lavoro: “tale controllo si rivelerebbe difficoltoso se svolto su strada”.

Altre perplessità sono state espresse sull’estensione dei requisiti di accesso alla professione alle imprese che esercitano con veicoli leggeri nel momento in cui queste vengano esentate dal dimostrare il requisito di onorabilità.
Sul fronte cabotaggio Unatras chiede poi il mantenimento della normativa attuale che prevede un massimo di 3 operazioni nell’arco di 7 giorni.


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